
Essere sui social: Instagram
Essere sui social
Perché essere sui social? E su quali social? Come li scelgo?
Queste decisioni per chi ha un business sono il risultato di un’analisi preliminare e di una scelta strategica. Non ce lo ordina il dottore di stare sui social, ma è indubbio che sono un importante strumento di marketing e come tale va trattato.
Di come scegliere i canali social, di strategie, dei vantaggi e svantaggi dei vari social media e di come integrarle nella propria comunicazione parlo nella mia nuova rubrica SocialTips.
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Il bello di Instagram
Instagram è un social estremamente visuale.
Nasce per essere un luogo dove essere creativi, mostrare la propria visione delle cose e raccontare la propria storia attraverso un’immagine e una breve didascalia.
Non mira a collegare tra loro punti del web (con link, integrazioni, ecc.) come fanno Facebook e altri social. Non per niente sono molto pochi i posti dove possiamo inserire link esterni, ovvero il link in bio e le stories con lo “Swipe up” (ma solo dopo aver raggiungo i 10.000 follower). Questo dimostra come Instagram miri a tenerti dentro i suoi confini, di come voglia intrattenerti e spingerti ad interagire con ciò che ti offre piuttosto che andare all’esterno a cercare nuovi stimoli.
Raccontare storie
La prima delle cose caratteristiche di Instagram è il raccontare storie.
È il momento storico delle storie (dello storytelling), anche grazie alla crescita esponenziale di questo social che vuole metter al centro le foto più che le parole.
Cosa c’è di meglio di una storia per intrattenere qualcuno e portarlo a restare con te?
Abbiamo bisogno di storie. Storie che ci trascinino per qualche attimo fuori dalla nostra quotidianità, che ci facciano mettere il naso dentro la vita di qualcun altro. Storie che ci raccontino un’emozione, una sensazione, che ci travolgano con il senso di novità che a volte sembra mancarci.
Da sempre le storie funzionano perché, anche se sono storie di qualcun altro, non possiamo fare a meno di cercare di riconoscere la nostra vita in quella degli altri e di vederla con i loro occhi.
Siamo attratti da questi contenuti e in effetti sono le storie meglio raccontate.
Largo alla creatività
Come dicevo prima, Instagram è nato per essere un luogo dove poter esprimere la propria creatività. Soprattutto mediante supporti visivi. Più immediati e coinvolgenti.
Luce, impostazione fotografica, colori sono tutti mezzi per raccontare una storia. Anche a parole visto che una foto funziona molto meglio se accompagnata da un testo ad essa collegato.
Ciò che viene più apprezzato infatti è il modo nel quale tu racconti la tua storia. Come mostri il tuo stile. Ma anche se Instagram è un social soprattutto visivo, le parole sono importanti
I profili aziendali che funzionano sono quelli che curano la propria brand identity, che le danno voce, colori e suoni. Quei profili che vogliono avvicinare e parlare degli altri.
Quindi, 3 cose da tenere a mente per curare il proprio profilo Instagram:
- Avere foto belle, scelte per essere armoniose tra loro magari
- Raccontare un valore, un messaggio che vale la pena leggere
- Profilo curato, preparato per raccontare il nostro stile
Le connessioni
Il vero valore intrinseco di Instagram sono le connessioni.
Le interazioni tra i loro utenti. I messaggi, i commenti e i follow.
Con i social media numeri e persone hanno cambiato distanza e dimensione.
Una persona normalissima può parlare a un sacco di persone e perdere di vista quante siano veramente le persone che la possono ascoltare.
Per valutare correttamente i numeri si dice spesso “Immagina quelle stesse persone dentro ad una stanza”. Forse 1000 follower non saranno più tanto poche una volta che si fa questo paragone.
Ciò che veramente crea valore è la qualità di quei follower. Meglio “pochi ma buoni” che tanti con cui non riesco a dialogare o che mi seguono e non sanno neanche il perché. Come in molte cose, anche su Instagram la qualità ha più valore della quantità.
E quand’è che un contatto è buono?
Quando riesci a dialogare con lui.
Non per nulla l’algoritmo stesso considera nei suoi parametri commenti e messaggi privati (DM) nel suo calcolo perché è lì che veramente si mostra la qualità delle relazioni che hai instaurato.
Cose meno belle su Instagram
Come in ogni cosa, ci sono lati belli e lati meno belli.
Te li elenco brevemente qui, ma su questo argomento dedicherò un’intera mail su SocialTips quindi se vuoi approfondire iscriviti.
- Numeri: non facciamoci ossessionare dai numeri.
Ricordiamoci di metterli in relazione con i nostri obiettivi di marketing. E soprattutto non è una gara! - Obiettivi sbagliati: parlavo di obiettivi di marketing. È importante darsi gli obiettivi giusti e non farsi distrarre dalle vanity metrics (numero like o follower).
- Canali sbagliati: dicevo, stare su un social è una decisione strategica. Fare una buona analisi ci permette di capire se Instagram è il social giusto per il nostro settore di business.
Due parole sull’algoritmo di Instagram
Il 2016 è l’anno della svolta per Instagram
Prima i post apparivano in ordine cronologico sulla nostra schermata principale.
Dopo l’ordine di foto e video è iniziato ad essere soggetto ai calcoli di un nuovo algoritmo che ha come obiettivo quello di mostrarci ciò che più ci interessa.
Perché questo cambiamento?
Io credo che sia perché Instagram stava crescendo molto e con il “vecchio sistema” cronologico si rischiasse di perdere una gran quantità di post che potenzialmente potevano interessarci e di vedere invece quelli di coloro che ci interessavano di meno.
L’algoritmo infatti ha l’obiettivo di mostrarci in alto i post che desideriamo vedere, che più ci coinvolgono.
Quali sono i fattori che interagiscono con questo fantomatico algoritmo?
- Interesse
vi mostra ciò che vi piace in base ai vostri gusti (analizzando il vostro comportamento sulla piattaforma).
. - Tempismo
l’ordine cronologico non è sparito sebbene Instagram cerchi di fare una media tra i nuovi contenuti e quelli che, anche se un po’ vecchiotti, non ci vorremmo perdere.
. - Relazione
danno la precedenza ai post di coloro con il quale abbiamo un legame. Amici su Facebook, parenti, persone che ci hanno lasciato like, commenti e soprattutto coloro con il quale ci siamo sentiti in privato (Direct Message). - Frequenza
cioè quante volte apriamo Instagram. Ogni volta l’algoritmo ricalcola i contenuti da mostrarti. Chiaramente se aprite l’app una volta al giorno Instagram farà una selezione di tutto ciò che potrebbe interessarti. Se l’aprite 100 volte al giorno invece potrà calcolare molti più contenuti da mettere in alto nel feed perché si aspetta che tu voglia vedere sempre cose nuove che ti possono interessare.
. - Persone che seguite
se seguite poche persone è più facile che voi vediate molto, o tutto, quello che pubblicano. Se ne seguite tante invece Instagram fa in modo che riusciate a vedere un po’ di tutto, dando la precedenza a coloro che più vi interessano (con i parametri sopra riportati)
. - Utilizzo
anche il modo e il tempo che impieghiamo sui social ricade nell’algoritmo di Instagram. Se lo apriamo spesso ma per poco tempo Instagram cercherà di mostrare subito in alto ciò che ti può interessare. Se invece passi ore a scrollare la home andrà più in profondità e mostrerà più cose che vi possono interessare.
Molto del funzionamento (soprattutto dell’algoritmo) l’ho capito grazie ad articoli online, a IgersItalia e a questo libro, che se ti interessa il tema ti consiglio di leggere.
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