Ansia da pagina bianca?
Magari no, ma quello che scrivi è veramente il meglio del meglio?
O rileggendolo ti rendi conto di essere stata prolissa, di aver tergiversato per paragrafi prima di arrivare al punto?
O quella parola che era perfetta proprio non ti è venuta?
E le frasi come sono, forma attiva o passiva?
Eh, lo so. Non è per niente facile scrivere semplice.
Ci metti meno a scrivere un fiume di parole che metterti lì col bisturi e curare i tuoi testi come un chirurgo estetico. Eppure è quello che serve per scrivere dei testi efficaci. Vincenti.
Semplice è un concetto più complesso di facile.
Semplice infatti racchiude anche cura. Cura e gentilezza con chi ti leggerà perché la scrittura “semplice” porta ad lettura fluida.
Il trucco per scrivere semplice
Scrivere semplice quindi è un’arte e per praticarla con maestria dobbiamo avere ben chiaro chi è il nostro destinatario.
Ci sono diversi “tipi” di destinatari per testi destinati a utilizzi diversi.
Certo, rientrano tutti nel nostro target, sono i nostri clienti ideali.
Ma andando più nello specifico, quando scriviamo un post per il nostro blog, pubblichiamo una foto su Instagram o buttiamo giù la sales page di un certo prodotto non abbiamo in mente il cliente ideale, ma un suo determinato segmento (non a tutti i miei clienti magari interessa un corso specifico sulla fotografia, magari ad un segmento sì ma ad altri no).
Quel segmento va identificato ed è chiamato “buyer personas”.
Sono dei modelli di destinatario da tenere presente sia per la nostra comunicazione che in generale per il nostro marketing.
I buyer personas parlano della personalità, dei bisogni e delle abitudini quotidinante dei tuoi clienti o possibili clienti.
Definire un cliente ideale non basta, soprattutto quando abbiamo offerte di prodotti o servizi variegate. I buyer personas entrano più nello specifico nella definizione del target permettendoti così di strutturare una comunicazione specifica e mirata, che parli più da vicino alle persone a cui ti vuoi rivolgere.
Avere ben chiaro in mente l’identità dei nostri buyer personas, dare loro un nome, immaginarceli come delle persone vere è utile per entrambi: loro si identificheranno nei messaggi che mandiamo, nella comunicazione e nei valori che diffondiamo e noi riusciremo a curare la nostra comunicazione in modo più efficace e rendendola più semplice e fluida.
Tu hai chiari chi sono i tuoi buyer personas?
Sai distinguere quali sono le attività e i messaggi che pubblichi per uno o per l’altro?
Sai bene a chi ti stai rivolgendo?